Jake La Furia ai microfoni della nostra inviata, Selenia Orzella, presenta il suo nuovo album, Fuori da qui: 14 pezzi di cui il rapper si è detto totalmente convito. Il disco uscirà il 22 aprile
Siamo qui perché il 22 aprile esce Fuori da qui, il tuo secondo album da solista. Vorrei citarti dicendo che “c’è profumo di novità”…
«Innanzitutto perché esce un disco nuovo e perché sono riuscito a fare qualcosa di aggiornato, improved, migliorato. Non ci sarà qualcosa di completamente diverso da quello che facevo prima, ma le canzoni sono più mature, le ho curate di più, ho scritto e lavorato molto di più per avere questi 14 pezzi di cui sono totalmente convinto. Il profumo di novità è questo».
Attualmente in rotazione c’è Fuori da qui, il singolo omonimo con una collaborazione importantissima con Luca Carboni. So che musicalmente sei cresciuto con lui, quindi come è stato lavorarci insieme?
«È stato molto bello perché Luca è proprio come te lo aspetteresti, una persona molto disponibile. È venuto una giornata in studio e abbiamo sistemato quello che non andava bene. Ci siamo visti, anche se per poco, quando abbiamo girato il video, in una cava che sembrava praticamente desertica. Il fatto che artisti come lui, molto diversi per estrazione dal rap – anche se poi il modo di scrivere di Luca è molto vicino allo story telling che si usa in questo genere – si prestino per questi esperimenti è molto emozionante. La loro disponibilità, il loro voler mettersi in gioco sono molto positivi».
Ci sono altri pezzi sul web, su Vevo, sulla tua pagina, che possiamo ascoltare: Testa o croce, El Chapo e Ali e Radici. Quest’ultima, in particolare, è una traccia di cui tu vai molto fiero, nata da una collaborazione con Fabri Fibra.
«Ne sono orgoglioso perché è un pezzo molto introspettivo, molto riflessivo… Sono quei pezzi che, proprio mentre li stai scrivendo, non capisci bene di cosa parlano. Poi la collaborazione con Fibra è importante. Avevamo già lavorato insieme, ma mai solo noi due. È un pezzo molto importante del disco. È uscito subito, senza video, è sta comunque registrando dei numeri molto buoni: i feedback sono più che positivi e spero di ripetere la collaborazione».
A proposito di El Chapo, tu dici: “Il rap è moto oggi. Punto e a capo”. Lo pensi sul serio?
«Ma no [ride, ndr]. Quando si scrivono pezzi come questo si tende a enfatizzare molto. Non penso affatto che il rap sia morto, ma anzi che goda di ottima salute. Di fatto quella frase vuole sottolineare il mio ritorno. Da adesso si riparte».
Una domanda un po’ scomoda: le tue due passioni sono le moto – che peraltro costruisci tu stesso – e il Milan…
«[Ride, ndr] Che il Milan sia in serie A è qualcosa che merita di essere festeggiato. Ci godiamo il nostro posto in classifica e soffriamo in silenzio. Credo che soffriremo anche l’anno prossimo. Non ho altro da dire: vuoi forse vedermi piangere?».
Scherzi a parte: c’è moltissima attesa per Fuori da qui. Quindi lo ricordiamo ancora una volta: esce il 22 aprile. C’è tanta roba dentro
«Ve lo assicuro. Non vi resta che sentirlo. Io sarò in giro a presentarlo negli store di tutta Italia. Le date sono su ogni mio profilo social: ci vediamo lì».
Si ringrazia Jake La Furia per la gentile disponibilità.